fbpx

Il Tamagoyaki, la frittata tipica giapponese

La parola Tamagoyaki (卵焼き), significa “uova fritte” e talvolta viene anche chiamata ‘Tamago’, ‘Dashimaki’ o anche ‘Atsuyaki Tamago’ (ovvero “grosse uova fritte”).

Questa frittata arrotolata è solitamente preparata come colazione o inserita nella composizione del tipico vassoio a scomparti del pranzo da asporto (bentō); lungo le vie e le strade delle città giapponesi è infatti anche diffusa come street food.
In ogni caso, il Tamagoyaki è sicuramente una delle ricette più amate dai bambini giapponesi e spesso è anche servita come dessert nei ristoranti di sushi.

 

 

La caratteristica che la rende davvero unica è la tecnica di cottura che prevede l’utilizzo di una padella quadrata (makiyakinabe) e l’utilizzo delle bacchette in legno (hashi) per produrre l’arrotolamento della frittata in più fasi.

La ricetta Tamagoyaki

Per realizzare questa ricetta, gli ingredienti sono pochissimi: dovremo però disporre di alcuni ingredienti esotici (la salsa mirin e la salsa di soia) che, accompagnati dalla giusta tecnica di preparazione… ci porteranno dritti in Giappone!

L’uovo nella ricetta del Tamagoyaki
Un uovo di qualità è sicuramente l’ingrediente base del Tamagoyaki. Non esiste un periodo migliore di un altro per preparare e gustare la frittata Tamagoyaki; oltre alle uova, tutti gli altri ingredienti possono essere sempre disponibili in qualsiasi stagione.

Ingredienti per 2 persone:

  • 4 uova a temperatura ambiente
  • 2 cucchiai di salsa mirin
  • 2 cucchiai di salsa di soia; la salsa di soia scura renderà la superficie del Tamagoyaki di un marrone dorato chiaro, quindi per ottenere un Tamagoyaki giallo brillante, è necessario utilizzare la salsa di soia usukuchi (di colore chiaro) o shiro (di colore bianca)
  • 2 cucchiai di zucchero bianco (oppure zucchero di canna, in tal caso verrà una frittata più scura)
  • olio EVO per oliare la padella

Il procedimento

All’interno di una ciotola mettiamo le 4 uova, la salsa mirin e la salsa di soia insieme con lo zucchero.
Sbattiamo tutto insieme con le bacchette in legno (hashi) oppure con una frusta (o con una forchetta).

Con poco olio ungiamo la padella quadrata (makiyakinabe) e la scaldiamo a fuoco medio (se proprio non si dispone della padella quadrata potremo anche utilizzare una padella rotonda, ma renderà più complesso l’arrotolamento dei vari strati).

Nella padella calda verseremo solo una minima parte del composto a base di uova preparato; dobbiamo fare in modo tale che si crei uno strato sottile (di circa mezzo centimetro).

Non appena il composto si sarà rappreso (con la parte superiore ancora umida) procediamo ad utilizzare le bacchette in legno (hashi) per sovrapporre un primo strato di composto di circa 3 cm di lunghezza su se stesso (anche in tal caso, se non disponete delle bacchette o non riuscite ad utilizzarle, potrete sostituirle con una spatolina antiaderente o in legno); procedendo ad arrotolare il composto su se stesso arriveremo ad aver liberato tutta la superficie della padella fatta eccezione per la striscia di composto arrotolato.

A questo punto, andremo a versare di nuovo uno spessore di circa mezzo centimetro di composto nella padella, facendo in modo tale che una parte si incunei anche sotto il rotolino già precedentemente creato.
Ripetiamo così l’operazione più volte, anche aiutandoci inclinando la padella, fino ad esaurire tutto il composto d’uova.
A questo punto il vostro Tamagoyaki è pronto per essere servito: lasciamolo raffreddare qualche minuto e infine tagliamelo a fette da circa 2 cm di spessore per impiattarlo a mestiere.

 

 

 

Via de’ Baullari 147a
00186 - Roma